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Sharenting, valutiamo consapevolmente cosa e se condividere
da SicilPrivacy il 10/10/2023In quest'era digitale, sia i bambini che i genitori sono spesso all’avanguardia nell’uso di nuove tecnologie, smartphone, tablet e socialmedia. Tuttavia, in un mondo in cui chi si ferma è perduto, spesso, non si ha il tempo di sedersi a ragionare o non sempre si ha la maturità per capire l’importanza di proteggere i propri diritti e quelli altrui.
Con il termine "sharenting", una parola derivata da "sharing" (condivisione) e "parenting" (genitorialità), si intende il fenomeno della condivisione costante sui social media e su altre piattaforme online da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli/e (foto, video, ecografie).
Sebbene questa pratica possa sembrare innocua o addirittura positiva per alcuni (come un modo per condividere momenti preziosi con famiglia e amici), lo sharenting ha potenziali conseguenze.
Se da un lato condividere esperienze può aiutare i genitori a trovare sostegno e consigli da altre persone che vivono situazioni simili o ricordare e rivivere momenti felici creando una sorta di “diario digitale”, consentendo al contempo ai parenti ed amici lontani di rimanere coinvolti nella vita del bambino, dall’altro potrebbe comportare rischi e conseguenze meno positive.
I bambini potrebbero non avere voce in capitolo su ciò che viene condiviso su di loro online. Una volta che sono più grandi, potrebbero non apprezzare alcune delle informazioni o delle immagini che sono state condivise. La condivisione di dettagli sui bambini può inoltre renderli vulnerabili a minacce come il furto d'identità o, nel peggiore dei casi, alla pedopredazione.
Alcune informazioni o immagini condivise online potrebbero essere usate dai pari per prendere in giro o bullizzare il bambino in futuro. L’immagine che ha un genitore ha del proprio figlio, non sempre corrisponde a quella che il bambino ha o vuole esprimere di se.
Non dimentichiamo che ciò che viene condiviso online tende a rimanere online. Questa "impronta digitale" potrebbe influenzare le dinamiche future di vita del bambino.
È importante che i genitori siano consapevoli delle potenziali conseguenze e soppesino attentamente le decisioni relative alla condivisione di informazioni sui loro figli online. Limitare le impostazioni di condivisione, evitare di postare informazioni identificative e chiedere il consenso dei figli man mano che crescono sono tutte pratiche consigliate per ridurre i rischi associati allo sharenting.